venerdì 9 giugno 2017

#7 chiacchierata emozionale con Mattia Martulano

Chiacchierata emozionale di Gianpaolo Buonafede con Mattia Martulano: Fotografo bolognese


G: Ciao Mattia! Come te la passi? Stai lavorando a qualche nuovo progetto fotografico?

M: Ciao! Tutto bene grazie. Ho appena concluso un progetto per la realizzazione di un video con l'artista Riccardo Mazzy Masetti occupandomi della parte fotografica e attualmente collaboro con una rivista online che si chiama TUTTOROCK.IT

G: Insomma sei impegnatissimo! Mi fa piacere.
Sai cosa ho notato? Che tu sei diciamo specializzato in foto che riguardano gruppi e artisti in contesti principalmente live ... quasi come se l'arte fotografasse l'arte ... è solo per una questione lavorativa o è proprio una tua passione quella di raccontare, attraverso le foto, l'emozione di un concerto?

M: Intanto ti ringrazio e guarda io vario su tanti campi della fotografia ma per quanto riguarda la fotografia dei live riesco a trovare una valvola di sfogo e trasmettere ciò che provo io e gli artisti attraverso appunto la fotografia live

G: Questa tua ricerca di energia da trasmettere con le foto però non è una passione recente o sbaglio? Da quanto hai la passione per la fotografia?

M: Nono non è recente e la passione è nata nel 2009 quando iniziai a studiarla a scuola e da lì diventò un obiettivo

G: E durante questo percorso fotografico intrapreso nel 2009 c'è stato un momento che ti lasciato un ricordo particolarmente positivo? Uno scatto, un paesaggio, un concerto?

M: Un momento importante di questo percorso è stato il raggiungimento di alcuni obiettivi che mi ero prefissato: Il primo riuscire a fare delle mostre fotografiche presentando appunto i miei scatti e ciò che ho provato durante essi e il secondo, non meno importante, riuscire appunto ad entrare in una rivista online come TUTTOROCK che mi ha dato davvero tante occasioni di fotografare live sia gruppi underground ma con successo e sia gruppi molto più conosciuti nell'ambito dei concerti

G: In pratica uno scatto fatto per pura passione ti ha portato a fare di questa passione un lavoro. Pensi che in qualche modo la commercializzazione (passami il termine) delle tue foto possa in qualche modo influire sulla spontaneità di quest'ultimo?

M: Ma guarda io più che un lavoro la vedo come una passione e il semplice essere riuscito a mostrare le mie foto per me è già una vittoria

G: Penso che sia lo spirito giusto! La prossima mostra fotografica cosa riguarderà?

M: Ancora di preciso non lo so ma volevo puntare molto sulla natura e il paesaggio

G: Quindi uno spunto più classico? Perché non fare una mostra con scatti di gruppi che si esibiscono in luoghi particolari? (uahah)

M: Sì e sì. Magari! Se ne avrò l'occasione, molto volentieri

G: Ma toglimi una curiosità: Come nasce l'idea di una foto? Cioè ... tu cammini per strada, vedi un immagine, pensi che sia interessante e poi?

M: L'idea della foto nasce dal momento in cui vedi qualcosa che a te trasmette una sensazione come bellezza, stupore o amore per quello che fai. Come ad esempio quando fai le foto per strada e vedi gli artisti di strada che con passione mostrano al mondo ciò che sanno fare o essere

G: Quindi è una scintilla? Come quando ti viene in mente una rima, un riff o un dipinto?

M: Esatto proprio così

G: Quali sono i tuoi fotografi preferiti? Quelli che prendi come punto di riferimento?

M: Ma guarda di fotografi preferiti non ne ho nel senso che ognuno alla fine ha il suo stile ed un occhio diverso a livello fotografico.. però ammiro molto Annie Leibovitz la quale ha collaborato per anni con la rivista Rolling Stone

G: E tu? Come definiresti il tuo stile?

M: Mio ma pur sempre semplice e non copiato da altri più importanti

G: Quindi non ti identifichi in nessun genere? Si può dire che sei tutto e niente ... quello che la scintilla ti porta a fotografare in quel momento diventa il tuo stile ... giusto?

M: Esatto. Quello che per me mi da emozione scatto

G: E ti è mai capitato di fare per lavoro una foto che non avresti mai voluto fare?

M: Si forse una volta (ahah)

G: E si può raccontare? (uahah)

M: Meglio di no (ahahah)

G: Ok! (uahah) E invece c'è una foto di altri che avresti voluto scattare tu?

M: Ma onestamente una foto che vorrei fare è una la foto dei gaiser in Islanda

G: Bello! Ti auguro di riuscirci! Grazie per questa bella chiacchierata! Buona fortuna per tutto e alla prossima! Ciao!

M: Ti ringrazio e grazie a te per questa occasione! Alla prossima!


Elaborazione grafica di Alessia Santangeletta


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