giovedì 27 aprile 2017

FORSE MI PERDO DI NUOVO

di Gianpaolo Buonafede

Forse mi perdo di nuovo.
Nelle strade deserte,
in quelle trafficate,
in quelle ancora da scoprire.
Nei sogni interrotti
solo da sogni più grandi
che sembrano stelle
ma in realtà sono molto di più.
Nell'amore che mi dai
e che son solito darti
anche se spesso mi chiedo
se sarà mai abbastanza.
Nelle vecchie canzoni
scoperte e fotocopiate
come se il tempo che passa
fosse un susseguirsi di déjà-vu.
Nelle bugie dette per scelta,
forse per mancanza di tatto,
da chi predicava amicizia infinita.
In quelle dette per caso,
nella fretta di comunicare pensieri,
mentre mi chiudevo in me stesso.

Forse mi perdo di nuovo.
Nella vita più ampia,
quando sembra distratta,
mentre sorge qualcosa di inaspettato.
Nelle rughe barcollanti
di qualche tratto somatico stanco
mentre cerca pian piano
qualche amico con cui brindare.
Nel mio compleanno,
Quando arriva e quando parte,
spegnendo una candelina per volta.
Nei progressi del mondo,
nelle istantanee sbiadite,
nel matrimonio di qualcun'altro.

Forse mi perdo di nuovo.
Sarebbe scontato, credo,
dire che prima o poi mi ritrovo.
Perché se c'è una cosa che amo
è perdere tempo per dargli valore,
sprecare occasioni alla svelta
per realizzare obiettivi diversi.
Puntare il dito allo specchio
e dare peso a chi lo specchio lo regge.
Amare te stessa prima di me.
Perché è come trovarmi
fino a perdermi ancora
nell'universo più vasto di te.

disegno di Alessia Santangeletta
(penna e pennarello)

venerdì 7 aprile 2017

QUALCOSA DI BELLO NEL MONDO

di Gianpaolo Buonafede

Acidi em...
Anagrammo:
dici a me??
Non credo di aver capito.
La follia
è comunque
un punto di partenza.
L'ignoranza pure.
Peccato che
la seconda si giustifichi.
Ha portato la firma dei genitori.
I tuoi capelli mori.
Non sembrano tinti.
Limita la perfetta
bellezza del neo.
Quello che non hai.
Dai una mano
alla cieca fortuna
e poi perfavore
passa a prendere il latte.
Non ora quando torni.
Perché ritorni vero?
Dici davvero?
Non pensavo di volerti.
Invece ti voglio.
Ma non come voglio una birra.
Come si vuole qualcuno.
Qualcuno a caso.
Se posso scegliere tu.
Almeno vado sul sicuro
ed ammetto lo sbaglio.
Forse mi scappa un ti amo.
E adesso mi guardi
mentre fisso i pensieri.
Nel senso che li osservo
e non che li fermo in testa.
Pensa che un tempo,
non ricordo che tempo,
scrivevo poesie.
Ma non come questa.
Questa è soltanto freestyle.
Dico vere poesie.
Quelle che parlano d'amore.
Quindi che parlano di te.
Dicevi acidi prima.
Eppure sorrido.
Perché parli al plurale
e ci siamo soltanto noi due.
E siamo una cosa sola.
No non è vero.
Siamo io e te
che ogni tanto diventano noi.
E noi siamo questo.
Amore prima del cielo.
Un finale di stagione estiva.
La distrazione del tempo.
Il sorriso dell'occhio arrossato.
Non ho chiuso la luce
prima di uscire a cena con te.
Mangiamo sushi stasera?
Con la forchetta è più facile.
Ma quanto sei bella?
Ho qualcosa da dirti.
Qualcosa di semplice,
forse ridicolo, forse non so.
Qualcosa che ha a che fare con me.
In pratica ok ...
c'è qualcosa di bello nel mondo:
Tu.


disegno di Alessia Santangeletta
(matite)